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Feb
2017

Tour in Marocco: la biblioteca di Fes

Posted By : Omar Mbirek/ 933 0

L’università più antica del mondo è nata nell’859 a Fes in Marocco ed è stata creata per opera di una donna di religione islamica di nome Fatima al Fihri. L’università è ‘al Qarawiyyin’.

La biblioteca è stata restaurata ultimamente da una donna architetto canadese ma di origine marocchina, Aziza Chaouni.
Una parte dell’università è stata aperta al pubblico a fine. La biblioteca racchiude una vasta collezione di più di quattromila libri e secolari manoscritti in arabo dei più famosi  studiosi della zona.
Sono esposti una copia del Corano del nono secolo e un volume di giurisprudenza islamica del filosofo Averroè. L’università dapprima nacque come moschea per volontà di al Fihri, che ereditò una fortuna dal padre mercante quando la famiglia lasciò la città tunisina di Qayrawan.
Al Fihri era una giovane donna attratta dal sapere e desiderosa di conoscere il mondo. Aveva seguito lei stessa i lavori di costruzione della moschea e frequentato fino a tarda età le lezioni dei famosi professori che arrivavano da lontano per insegnare alla scuola della moschea.

L’università di al Qarawiyyin è ancora oggi un’alta istituzione in tutto il mondo arabo. Attualmente è situata in una nuova sede più moderna, ma sia la moschea sia la biblioteca sono rimaste nell’edificio originario.

Una biblioteca moderna
Quando l’architetta Chaouni, originaria di Fes,venne contattata dal ministero della cultura per affidarle il restauro della biblioteca, non ne aveva mai sentito. Da tempo l’edificio era rovinato per via del clima e dell’umidità. La stessa Chaouni racconta che la biblioteca fu ristrutturata più volte, ma per mancanza di isolamento termico ed altri problemi tecnici, la biblioteca rimase per tanto tempo danneggiata.
Ora l’edificio è un esempio di alto restauro moderno:
pannelli solari, un nuovo impianto idraulico, sistemi di sicurezza digitali per le sale con volumi preziosi e aria condizionata per controllare l’umidità e preservare i libri custoditi.

In passato la biblioteca era aperta solo a studiosi e ricercatori, ora invece ci sarà un’area accessibile al pubblico, oltre a una sala espositiva e un piccolo café.

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